Swico Recycling è un sistema solidale per il ritiro su base volontaria di apparecchi dismessi gestito dal 1994 da produttori e importatori svizzeri che operano nei settori informatica, materiali da ufficio, elettronica di consumo e industria fotografica/cinematografica.
Ogni vecchio televisore, ogni computer dismesso contiene molte materie prime preziose che possono essere riutilizzate. Questi stessi apparecchi contengono anche sostanze pericolose che vanno smaltite per evitare che abbiano effetti negativi sull’uomo e sull’ambiente. Swico Recycling fa in modo che tutti gli apparecchi consegnati nei punti vendita o nei centri di raccolta ufficiali vengano riciclati senza nuocere all’ambiente.
Si stima che ogni anno nel mondo vengano scartate decine di milioni di tonnellate di apparecchi elettrici ed elettronici. Una cifra destinata a raddoppiare nei prossimi dieci anni. La difficoltà legata ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche sta nel fatto che una parte di questi è altamente problematica per l’uomo e per l’ambiente.
La pericolosità degli effetti delle sostanze nocive dipende in gran parte dal processo di riciclaggio. Al fine di proteggere l’uomo, il suolo, l’acqua e l’aria è necessario smontare correttamente gli apparecchi elettrici ed elettronici non più in uso, separare i componenti che contengono sostanze dannose e smaltirli a parte.
Swico Recycling si impegna affinché in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein i rifiuti degli apparecchi elettrici ed elettronici vengano riciclati secondo gli standard più avanzati della tecnica. E affinché ciò avvenga in Svizzera. Il modello di smaltimento del nostro Paese, infatti, è un riferimento a livello mondiale: nel 2018, Swico Recycling ha riciclato ben 46 000 tonnellate di apparecchi elettrici ed elettronici dismessi.
Le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono fatte di tanti materiali diversi. Alcuni sono riciclabili, quindi riutilizzabili. Si tratta per lo più di acciaio, alluminio e rame. Vengono riciclati anche alcune sostanze plastiche e naturalmente i metalli nobili contenuti nei dispositivi.
Alcune sostanze sono pericolose se disperse nell’aria, nell’acqua o nel suolo. Ce ne sono poi altre costituite da una serie di componenti, alcuni dei quali sono dannosi se non addirittura cancerogeni. Per esempio, i composti alogenati come i PCB (policlorobifenili) di condensatori e trasformatori, il PVC (cloruro di polivinile) degli isolanti per cavi, il litio delle batterie, il cadmio dei toner e dell’inchiostro per stampanti o il selenio delle fotocopiatrici. Per questo motivo, dal 1994 in Svizzera si riscuote una tassa di riciclaggio anticipata (TRA) sui nuovi apparecchi elettronici ed elettrici. Questa imposta serve per il corretto riciclaggio delle apparecchiature, il riciclo dei materiali e lo smaltimento a norma dei materiali non riutilizzabili e delle sostanze dannose.
Swico Recycling si occupa di smaltire correttamente i dispositivi dismessi in Svizzera. Lo smaltimento include la neutralizzazione delle sostanze tossiche, il recupero dei materiali riciclabili e la chiusura dei cicli delle materie.
Attraverso una penetrazione attiva del mercato, Swico Recycling ha integrato nel sistema più del 90% dei prodotti acquistati in Svizzera il che, rispetto a soluzioni individuali di produttori e importatori, si traduce in vantaggi in termini di costi e maggiore efficienza.
Swico Recycling offre le medesime condizioni ai vari concorrenti, in quanto produttori e importatori pagano un CRA identico per prodotti simili indipendentemente dalla loro quota di mercato.
Essendo un sistema destinato al ritiro, Swico Recycling collabora a stretto contatto con commercio al dettaglio, centri di raccolta privati e pubblici, ditte di logistica e riciclaggio, associazioni ambientalistiche e auditor.
Swico Recycling finanzia una rete di circa 7000 punti di ritiro in tutta la Svizzera, riducendo in misura significativa la fatica e le distanze per chi restituisce spontaneamente i propri apparecchi vecchi. Per il consumatore diventa così più facile rispettare l’ambiente.
Ogni anno, Swico Recycling garantisce lo smaltimento corretto di più di 50 000 tonnellate di apparecchiature non imballati dismesse. In questo modo, ogni anno sono circa 30 i milioni di franchi che finiscono ai centri di raccolta, alle aziende di trasporto, agli impianti di smontaggio, alle ditte di riciclaggio e agli esperti di ispezioni in Svizzera.
Swico Recycling assicura la stabilità finanziaria del sistema indipendentemente dai singoli produttori e importatori attraverso riserve che anche senza proventi di alcun tipo possono garantirne il funzionamento per almeno 12 mesi.
Da sempre Swico Recycling è un esempio e modello a livello internazionale per i sistemi di ritiro, poiché si contraddistingue per le elevate percentuali di raccolta e riciclo, le severe regole di trasformazione, i rigorosi controlli di qualità e gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo.
Svariati cantoni affidano a Swico Recycling un mandato di «esecuzione su delega» per verificare la conformità giuridica dei centri di raccolta. I corrispondenti audit dei sistemi vengono considerati anche dagli uffici per l’ambiente nella loro valutazione. Al momento Swico Recycling svolge questo compito per i cantoni Argovia, Appenzello Esterno, Basilea Campagna, Sciaffusa, San Gallo, Turgovia, Zugo e Zurigo.
Swico Recycling conta più di 500 firmatari della convenzione: produttori e importatori svizzeri e stranieri che coprono più del 90% del mercato elvetico. Così si riesce a fare in modo che i prodotti scartati vengano ritirati tramite i punti vendita e i centri di raccolta e poi riciclati in maniera corretta.
Prima bisognava pagare per consegnare un apparecchio elettronico da smaltire. Di conseguenza, tanti consumatori abbandonavano il vecchio PC lungo il ciglio della strada. All’inizio degli anni Novanta, sotto la guida di Swico, i sei principali importatori di dispositivi IT e fotocopiatrici si sono uniti per trovare una soluzione al problema. All’iniziativa presero parte anche i rappresentanti dell’allora Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP) e della Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC). Le soluzioni furono individuate nell’introduzione della tassa di riciclaggio anticipata (TRA) e nella nascita del sistema di riciclaggio Swico per il ritiro gratuito di apparecchi elettrici ed elettronici.
Assolutamente sì! Ciò che era iniziato con sei membri, è finito col diventare un sistema capace di incrementare sempre più le proprie dimensioni, la copertura del mercato e il livello di professionalità. Oggi, il sistema per il ritiro di Swico Recycling copre l’intera Svizzera e il Principato del Liechtenstein. Produttori e importatori svizzeri e stranieri di apparecchi elettrici ed elettronici hanno sottoscritto la convenzione di Swico Recycling, consentendo così di smaltire le apparecchiature elettriche ed elettroniche nel rispetto dell’ambiente e delle risorse.
La professionalizzazione del riciclaggio di apparecchi elettrici ed elettronici ha portato alla nascita di una nuova figura professionale: il riciclatore. Al momento sono circa 100 i ragazzi in Svizzera che frequentano questo corso di formazione della durata di tre anni. Inoltre, migliaia di persone con problemi di integrazione sociale o disabilità fisiche oggi sono occupate negli impianti di smontaggio (per esempio progetti di reinserimento nella vita lavorativa, laboratori per disabili, eccetera).
Le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono fatte di tanti materiali diversi. Alcuni sono riciclabili, quindi riutilizzabili. Si tratta per lo più di acciaio, alluminio e rame. Vengono riciclati anche alcune sostanze plastiche e naturalmente i metalli nobili contenuti nei dispositivi.
Alcune sostanze sono pericolose se disperse nell’aria, nell’acqua o nel suolo. Ce ne sono poi altre costituite da una serie di componenti, alcuni dei quali sono dannosi se non addirittura cancerogeni. Per esempio, i composti alogenati come i PCB (policlorobifenili) di condensatori e trasformatori, il PVC (cloruro di polivinile) degli isolanti per cavi, il litio delle batterie, il cadmio dei toner e dell’inchiostro per stampanti o il selenio delle fotocopiatrici. Per questo motivo, dal 1994 in Svizzera si riscuote una tassa di riciclaggio anticipata (TRA) sui nuovi apparecchi elettronici ed elettrici. Questa imposta serve per il corretto riciclaggio delle apparecchiature, il riciclo dei materiali e lo smaltimento a norma dei materiali non riutilizzabili e delle sostanze dannose.
Di solito, i dispositivi elettronici, e in particolare PC, computer portatili, tablet e smartphone contengono parecchie informazioni personali. Bisogna quindi impedire a persone non autorizzate di accedervi o addirittura di utilizzarle, anche in caso di smaltimento degli apparecchi dismessi. Tutti i partner contrattuali di Swico Recycling sono quindi tenuti per contratto a proteggere i dati memorizzati sui dispositivi consegnati da occhi indiscreti. I centri di raccolta, i trasportatori, le aziende di riciclaggio e gli organi di controllo devono adottare provvedimenti specifici a garanzia della tutela di questi dati. Per esempio, fare in modo che le apparecchiature consegnate possano essere tenute sotto chiave.
Ma anche voi potete prendere delle precauzioni: vedere anche link alla protezione dei dati
Swico Recycling è competente per gli apparecchi elettrici ed elettronici dismessi provenienti dai settori informatica, elettronica di consumo, materiali da ufficio, comunicazione, industria grafica, sistemi di rilevamento e tecnologia medica. In Svizzera la competenza per gli elettrodomestici spetta a SENS mentre SLRS si occupa di lampade e dispositivi di illuminazione. Qui trovate l’elenco completo degli apparecchi: Link all’elenco degli apparecchi
Lo smaltimento in sé non prevede costi separati: è già incluso nel prezzo d’acquisto di un apparecchio elettronico sotto forma di tassa di riciclaggio anticipata. Qui trovate una panoramica delle tariffe applicate: Link alle tariffe
Swico Recycling pubblica le cifre chiave più importanti nella relazione annuale e, in breve, sul web.
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